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Morbillo, attenzione alla nuova variante: ecco i rischi

Tra le malattie riconosibili anche esteticamente dalle note eruzioni cutanee di forma rotonda, il morbillo costituisce qualcosa di anche culturalmente identificabile, spesso alla giovane età o all’infanzia in senso generale, che però spesso viene anche un po’ sottovalutata. In un contesto come quello attuale di maggior attenzione ma anche scetticismo diffuso dell’ambito delle malattie infettive, il morbillo che viene identificata generalmente come una malattia che colpisce soprattutto i bambini, può avere dei riscontri e degli effetti estremamente importanti, in particolare perchè nel nostro paese è stata registrata una nuova variante estremamente contagiosa.

Come altre malattie infettive di lunga data non è mai completamente uguale, e tende ad evolversi per sopravvivere. In alcuni casi le varianti hanno un ambito molto pericoloso.

Sono stati svariati i virologi che hanno effettivamente esaminato la pericolosità di questa nuova forma di morbillo.

Morbillo, attenzione alla nuova variante: ecco i rischi

Conosciuta fin dall’antichità, il morbillo presenta delle tipiche forme di dinamica che la fanno rientrare nel gruppo di quelle che evidenziano un contagio dalla presenza di eruzioni cutanee, come la rosolia, la scarlattina e tante altre, malattia molto comune e diffusa tra i bambini, in particolare tra gli primi anni di età.

Da molti anni esiste un vaccino, per la prima volta reso diffuso non troppi decenni fa, ha decisamente limitato i decessi potenziali di questa malattia che fino alla metà del secolo scorso veniva quasi sempre contratta durante la giovanissima età attraverso un contagio giovanile, al fine di sviluppare una forma di immunità. Non viene quasi mai applicata una vera e propria cura, nella maggior parte dei casi moderni se sviluppata nei primi anni di vita “passa” in pochi giorni senza particolari effetti negativi ma se non gestita può portare a svariate condizioni negative ed una forma di debilitazione vera e propria che ha portato a numerosi decessi anche nella storia recente, essendo una malattia molto contagiosa.

Proprio in questi giorni sono stati esaminati cinque casi di morbillo definito comecome genotipo D8, quindi appartenenti ad una variante da persone provenienti da nazioni come la Thailandia o l’Uzbekistan seppur sporadici, fanno parte di ceppi di MeV, caratterizzati da tre mutazioni  diverse da quelle conosciute in Italia.

In caso di “contatto” con una persona con il morbillo, in particolare gli adulti devono immediatamente consultare un medico ed evitare i contatti fisici in particolare da parte dei bambini fino a 5 anni non vaccinati ed adulti che non hanno mai effettivamente manifestato la malattia.

E’ sempre consigliabile il sottoporsi ad un vaccino, in modo particolare per le persone immunodepresse: il morbillo se non gestito può portare a neurite ottica e forme gravi di polmonite e/o encefalite in alcuni casi ed addirittura il decesso.

Vincenzo Galletta

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